Pagine

martedì 23 aprile 2013

La spesa al supermercato e i trucchi per aumentare i consumi

I cibi "giusti" all'altezza dei bambini.


Quante volte vi siete sentiti dire: "Genitori di non fate mai la spesa con i figli!" 
Chi fa la spesa con dei bambini sa che deve stare attento alle cose che questi prendono e mettono nel carrello. Le scatole con su disegnati dei cartoni animati sono sempre posizionati negli scaffali più bassi dove anche i bambini ai primi passi possono arrivare. Se si osserva nel corridoio dei cereali quelli zuccherati sono al livello degli occhi dei bambini, mentre quelli salutari e ricchi di fibre sono negli scaffali più alti. Alle casse stesso concetto, le caramelle e le gomme sono messi in bella vista per incoraggiare acquisti impulsivi di adulti e bambini che posso facilmente prenderli. Quante volte per esempio riusciamo a dire no all'ovetto preso dai nostri bimbi, io di solito arrivo che già è parzialmente scartato...

Preparano cibi già affettati e pronti i vaschetta in modo da poter aumentare il prezzo.


Nel reparto dei cibi freschi troviamo i estate delle belle fette di anguria già tagliate o verdure e insalata fresca lavate e tagliate in comode vaschette. Nella zona macelleria il petto di pollo e anche le bistecche sono già affettate, impanate e marinate, pronte per essere cotte. Questi cibi già tagliati ci rendono la vita più facile e anche i nutrizionisti sono concordi sul fatto che ciò fa aumentare il consumo di vegetali e frutta,per cui è una buona cosa per la salute. Però bisogna considerare che si sta pagando un prezzo abbastanza elevato per queste comodità, alcune volte più del doppio del prezzo normale, basta leggere il pre
zzo al kg e per una cosa che potremmo fare benissimo da soli.
Le esposizioni ai lati della corsia sono lì per invogliarti all'acquisto extra.
Le compagnie alimentari pagano i negozi per posizionare i loro prodotti dove possono essere visti più facilmente, come ad esempio nelle esposizioni ai lati delle corsie. Posizionano oggetti ad alto profitto o anche gruppi alimentari come ad esempio le cioccolate, le patatine e i dolciumi allo scopo di ispirare acquisti compulsivi. E' vero che alcune volte queste esposizioni sono usate per promuovere articoli in offerta, ma le persone comprano oggetti messi i tali posizioni anche se non ci sono offerte.
E' stato studiato che le persone comprano il 30% in più di prodotti che sono posizionati nelle esposizione di quelli a metà del corridoio, anche perché pensiamo che il vero affare si trova alla fine.

Le "occasioni" non sempre lo sono.
Come resistere ad offerte tipo “Compra 3 prodotti e il meno caro lo paghi 1€”, o “prendi 2 paghi 1”? Sono offerte che aiutano le aziende a disfarsi dei prodotti che non vendono.
Ogni volta che vediamo un numero in un cartello pubblicitario su uno scaffale compreremo circa il 30% in più di quel prodotto di quanto in realtà intendevamo comprarne e siccome abbiamo la mentalità che è un peccato buttare il cibo, se lo abbiamo in casa lo mangeremo anche senza volerlo. Aumentando di fatto il consumo alimentare e non solo quello.
Se una confezione dello stesso alimento è pubblicizzata ad un prezzo più basso di un’altra fate attenzione alla quantità di prodotto nella scatola e cercate di leggere qual’è il prezzo al kg. 
Alle volte l’indicazione “Promozione” “Offerta speciale” o simile viene messa senza variare il prezzo effettivo del prodotto, questo fa aumentare gli acquisti dello stesso, in quanto il consumatore normalmente non memorizza i prezzi dei prodotti, soprattutto se non si tratta di un bene che acquista spesso. 
Se poi questi prodotti con riduzione di prezzo non effettiva sono compresi in una più ampia offerta promozionale con prodotti che hanno avuto un effettiva riduzione il risultato aumenta. Conoscendo certi trucchi si riesce a non farsi convincere e a volte a sfruttarli a proprio vantaggio.”
Il percorso obbligato
Il percorso in molti negozi è obbligato a causa della disposizione degli scaffali ma anche nei grandi supermercati, dove pensiamo di essere liberi grazie ad ampie scaffalature e spazi, spesso siamo obbligati a seguire un percorso senza saperlo.
La direzione “obbligata” è infatti creata seguendo i bisogni primari dell'acquirente come il pane, la pasta, il latte, l'acqua e le verdure; questo percorso ci induce ad acquistare il 60-70% di prodotti in più di quanto avevamo previsto.

I cibi salutari sono nascosti
Un esempio classico è quello della pasta integrale che è o negli scaffali più bassi o in ridotte file centrali, o anche i cibi biologici che spesso hanno un piccolissimo scaffale tutto loro vicino ai cibi etnici o che sono sparpagliati in mezzo agli scaffali con poca evidenza, anche se stanno prendendo sempre più piede.
Questo perché i prodotti di nicchia hanno margini di guadagno molto risicati rispetto agli altri prodotti molto più comuni.

Il cestino "alleato" dei consumi

Molte volte che si entra in un supermercato per acquistare una o due cose che abbiamo finito, prima della spesa settimanale prendiamo il cestino, questa è una comodità studiata dai negozi che hanno capito che avendo un cestino tendiamo ad acquistare altre cose oltre quelle per cui siamo entrati. 

Le carte fedeltà

Le carte fedeltà o le carte premio che ci fanno accumulare punti per vincere premi o buoni sconto ci inducono a spendere di più e ad acquistare prodotti che normalmente non acquisteremmo, allettati dall'accumulo di punti extra e nella convinzione di risparmiare .







Nessun commento:

Posta un commento